IL GAS RADON
Scoperto nel 1898 da Pierre e Marie Curie, è un gas nobile e radioattivo che si forma dal decadimento del radio (con espulsione di un nucleo di elio), generato a sua volta dal decadimento dell’uranio.
Il radon è un gas molto pesante, è chimicamente inerte (in quanto gas nobile) ed è dunque inodore, incolore e insapore. Il radon è solubile in acqua e poiché la sua concentrazione in atmosfera è in genere estremamente bassa, l’acqua naturale di superficie a contatto con l’atmosfera (sorgenti, fiumi, laghi…) lo rilascia in continuazione.  Il radon viene, prodotto dal decadimento del radio che a sua volta proviene dal decadimento dell’uranio, contenuto in quantità variabile in quasi tutte le rocce ed i terreni. Tale gas, generatosi nel terreno e nelle rocce, sale in superficie dov’è rapidamente diluito nell’atmosfera.La sua concentrazione nell’atmosfera è in genere bassa mentre, quando penetra negli ambienti chiusi, tende ad aumentare per accumulo.
In natura vi sono tre famiglie radioattive naturali; in esse vi sono presenti tre radionuclidi gassosi, isotopi del radon:
• il 119Rn (actinon) della serie dell’Uranio 235
• il 22ORn (toron) della serie del Thorio
• il 222Rn (radon) della serie dell’Uranio 238
Il radon è un alfa emettitore progenitore di una serie di prodotti di decadimento a vita media breve che comprendono il 218Po (RaA), il 214Pb (RaB), il 214Bi (RaC), il 214Po (RaC’) ed il 210Pb (RaD).

PERICOLOSITA’ DEL RADON
Il processo di decadimento radioattivo trasforma il gas Radon in particelle solide anch’esse radioattive, chiamate comunemente “figli del radon”.
Queste particelle, che si depositano in parte sul pulviscolo presente nell’aria, quando vengono respirati si fissano all’interno dell’apparato respiratorio (bronchi e polmoni).
Le radiazioni che emettono possono danneggiare le cellule dando inizio, in alcuni casi, ad un processo cancerogeno proprio a carico dell’apparato respiratorio.
Il rischio di contrarre il tumore al polmone è proporzionale alla concentrazione e al tempo che si trascorre in presenza del radon.
La OMS stima che il Radon sia la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo (e prima degli inquinanti chimici).

COSA DEVE FARE UN DATORE DI LAVORO?
Il 3 febbraio 2018 entrerà in vigore la Direttiva 2013/59/EURATOM che impone la misurazione semestrale della concentrazione di gas radon in tutti i locali (pubblici e privati) posti al piano terra o interrati.
Attualmente, secondo il D.Lgs. 230/1995, è invece obbligatorio solo negli ambienti di lavoro interrati o parzialmente interrati) devo eseguire la valutazione del rischio radon affidandosi ad un Esperto Qualificato.
In Italia concentrazioni di radon al di sopra della media mondialeLa campagna di valutazione può partire da un’analisi di screening per valutare dove concentrare le successive misurazioni che dovranno essere eseguite secondo le modalità individuate dalle linee guida nazionali.corentiumpro-800
La misura della concentrazione di gas radon può essere eseguita con metodi attivi o passivi: sarà il Vs. esperto Qualificato a consigliarvi in merito. Dunque, entro il 3/2/2018 bisognerà attrezzarsi per evitare sanzioni o la chiusura dell’attività.
Le misurazioni non potranno essere eseguiti dai datori di lavoro, ma richiederanno l’intervento di un Esperto Qualificato (tecnico esperto in radioprotezione). Qualora all’esito delle misurazioni previste, il livello di concentrazione dovesse risultare superiore al limite fissato di 300 βq/mc, la nuova normativa impone altre incombenze. Il proprietario dell’immobile dovrebbe presentare al Comune interessato, entro e non oltre sessanta giorni, un piano di risanamento. Il piano è approvato dal comune entro e non oltre sessanta giorni dalla sua presentazione, previa richiesta di esame e parere alla ASL competente. Terminati i lavori previsti dal piano di risanamento, il proprietario dell’immobile effettuerà le nuove misurazioni di concentrazione di gas radon su base annuale e dichiarerà al comune, sotto la responsabilità di un tecnico abilitato alle misurazioni di attività radon, il rispetto dei limiti previsti dalla nuova legge.

COSA PUO’ FARE ESA PROGETTI PER VOI?
ESA Progetti vi accompagna nella individuazione del rischio derivante da gas Radon, esegue i relativi campionamenti e vi propone le eventuali azioni correttive mettendo a disposizione un’esperienza trentennnale nel settore della protezione dalle radiazioni ionizzanti.
Gli Esperti in Radioprotezione di ESA Progetti sono a completa disposizione per informazioni e chiarimenti compilando l’apposito form contatti.
In caso di urgenza potete chiamare 24/7 il seguente numero di reperibilità +39.0321.1696.146.