MISURE DI INQUINANTI CHIMICI AERODISPERSI
Dopo avere eseguito la valutazione del rischio chimico, il DDL si ritrova sovente con una o più sostanze con rischio non moderato.
Anche in funzione delle condizioni di esposizione, la logica conseguenza è affinare tale valutazione eseguendo almeno i campionamenti di tali sostanze che possono essere disperse in aria (rischio da inalazione) mediante opportune metodiche.

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
Come previsto dall’articolo 223 del D.Lgs. 81/2008, il DDL deve determinare preliminarmente l’eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valutare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori in funzione:
– delle proprietà pericolose degli agenti chimici;
– del livello e della durata dell’esposizione;
– delle circostanze in cui viene svolto il lavoro;
– dei valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici.

COME ESEGUO I CAMPIONAMENTI DELLE SOSTANZE AERODISPERSE?
Numero di campioni e durata del campionamento
Il numero minimo di campioni per turno di lavoro e la relativa durata di campionamento deve essere determinato in funzione del Prospetto A.1 della UNI 689:1997. In pratica, al fine di diminuire il costo di campionamento, ove possibile è preferibile prolungare i tempi di misura oltre le 2 h per ciascun turno di lavoro.
Apparecchiature utilizzate
Ogni determinazione viene effettuata tramite campionatore personale munito di pompa a diaframma controllata da microprocessore.
Il campionatore risponde ai requisiti della UNI EN 1232 (Pompe per il campionamento personale di agenti chimici) ed è definito sia campionatore Tipo P (per campionamento personale di particolato) che campionatore Tipo G (per campionamento personale di gas e vapori).
Campionamento di polveri e metalli
A seconda dell’inquinante oggetto di indagine, ogni campionatore personale deve essere collegato alla:
– sonda IOM (Institute of Occupational Medicine) per il campionamento della “frazione inalabile” del particolato;
– sonda H-D (Higgins-Dewell Ciclone) per il campionamento della frazione respirabile;
– sonda LS (Lead Sampling) per il campionamento di particolato di piombo;
– sonda AS (Asbestos Sampling) per il campionamento di particolato di fibre di amianto.
Il filtro da 25 mm che viene inserito entro le teste per particolato è realizzato con:
– fibra di vetro (GFA);
– membrana di esteri misti di cellulosa con diversa porosità (MCE);
– teflon (PTFE) per la filtrazione di liquidi aggressivi o solventi.
Campionamenti di gas e vapori
Al campionatore personale viene collegato:
– il tubo adsorbente con carbone attivo (per il campionamento di sostanze organiche);
– l’impinger (per il campionamento di gas) riempito con idoneo liquido di gorgogliamento.
Campionamenti di sostanze organiche volatili (VOC)
In casi particolari è preferibile procedere ad una analisi in tempo reale del livello di inquinamento aerodisperso di sostanze organiche volatili.
Si utilizza dunque uno strumento denominato PID (Photo Ionizing Detector) che permette la lettura istantanea dei solventi presenti nell’area di indagine.

COSA PUO’ FARE ESA PROGETTI PER VOI?
ESA Progetti provvede ai campionamenti ambientali ed alle misurazioni necessarie, calcola l’incertezza delle misure, esegue la comparazione dei valori rilevati con:
– i valori limite riportati nell’Allegato XXXVIII del D.Lgs. 81/2008 (se presenti);
– i TLV riportati dal American Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH);
– i valori di Maximale Arbeitsplaz Konzentration (MAK) riportati dal BfGA;
il tutto c
onforme ai requisiti legislativi.
I tecnici di ESA Progetti sono a completa disposizione per informazioni e chiarimenti compilando l’apposito form contatti.