LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE
Il Rumore
Il rumore è un suono non desiderato, di origine naturale o artificiale.
Il Titolo VIII Capo II del D.Lgs. 81/2008 definisce i criteri per la valutazione del rischio rumore.
Per la valutazione del rischio rumore occorre considerare l’eventuale esposizione alle sostanze ototossiche presenti nel luogo di lavoro.

Rischio Danni da Rumore

IL DANNO DA RUMORE
L’ipoacusia è il danno da rumore meglio conosciuto e consiste nella diminuzione, o nella perdita, della capacità uditiva; esso costituisce una delle malattie professionali più diffuse. Il rumore agisce anche su altri organi ed apparati (cardiovascolare, endocrino, s.n.c.) mediante attivazione o inibizione di sistemi neuroregolatori centrali o periferici.
Il rumore disturba inoltre le comunicazioni verbali e la percezione di segnali acustici di sicurezza (ed aumenta la probabilità degli infortuni sul lavoro), favorisce l’insorgenza della fatica mentale, diminuisce l’efficienza ed il rendimento lavorativo, provoca disturbi dell’apprendimento.

COME PROCEDO ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE?
Rischio rumore_LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE_2 - scrollTranne che in pochi e marginali casi, per la valutazione del rischio rumore devono essere effettuate misurazioni fonometriche. Tali misurazioni devono essere eseguite da “personale competente“, nel rispetto delle metodologie indicate nella normativa tecnica (tra le quali UNI 9432:2011 e la UNI EN ISO 9612:2011).
I valori misurati sono utilizzati dal “personale competente” per il calcolo dei livelli di esposizione personali che saranno, infine, confrontati con i valori d’azione e i valori limite di esposizione indicati nel D.Lgs. 81/2008.
Per il confronto con i VA ed i VLE, occorre tenere conto dell’incertezza delle misure determinate secondo la prassi metrologica, come definite dal punto C.2 della appendice C della UNI 9612:2011 che definisce l’incertezza standard.

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INDIVIDUAZIONE DEI D.P.I. E LORO EFFICACIA
Misura del Rumore
La norma EN458:2005 definisce che ogni otoprotettori deve essere accompagnato dai dati di attenuazione sonora, forniti dal fabbricante o dall’importatore nella CE, che sono espressi in tre differenti modi:

  • APVf; esprime l’attenuazione del DPI per lo spettro di frequenza in banda di ottava che va da 125 Hz a 8 kHz.
  • HML; esprime, con tre valori l’attenuazione del DPI alle frequenze alte (H), medie (M), basse (B).
  • SNR; esprime, con un solo valore (in dB), l’attenuazione semplificata del DPI.

COSA PUO’ FARE ESA PROGETTI PER VOI?
ESA Progetti provvede alle misurazioni in campo, calcola l’incertezza delle misure, provvede alla conseguente valutazione del rischio rumore conforme ai requisiti legislativi, definisce l’efficacia dei DPI utilizzati.
I tecnici di ESA Progetti sono a completa disposizione per informazioni e chiarimenti compilando l’apposito form contatti.