COSA IMPONE LA LEGGE IN CASO DI LAVORI IN COPERTURA?
La norma di riferimento per la sicurezza dei lavori in quota è il D.Lgs. 81/2008 “Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, che con l’art. 122, riporta: Nei lavori che sono eseguiti ad un’altezza superiore a 2 metri, devono essere adottate, …., adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose…..

COSA OCCORRE FARE IN REGIONE PIEMONTE?
Per ogni intervento su una copertura che ricade nel linea_vita_permanente_classe_Ccampo di applicazione del Decreto del Presidente della Giunta regionale 23 maggio 2016, n. 6/R (BUR n° 21 del 26/05/2016), devono essere individuate le soluzioni tecniche in grado di ridurre il rischio di caduta dall’alto in caso di altezza di caduta superiore a 3 metri.
In particolare il Regolamento 6R si applica nella progettazione e realizzazione degli interventi, sia privati sia pubblici almeno per la porzione di copertura interessata dall’intervento di:
a) nuova costruzione;
b) manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia
c) manutenzione ordinaria di riparazione, rinnovamento e sostituzione di manufatti quali la sostituzione anche parziale del manto, o quelli necessari ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti; gli interventi di manutenzione straordinaria non strutturale quali la sostituzione totale dell’orditura secondaria del tetto senza modifica della sagoma o l’apertura di lucernari o abbaini, ovvero gli interventi di installazione di impianti solari termici;
d) installazione di impianti solari termici o impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
e) varianti in corso d’opera relative agli interventi di cui alle lettere a) e b) interessanti parti strutturali della copertura stessa predisposte successivamente all’entrata in vigore del Regolamento 6R.

2014-05-04_004416Sono esclusi dall’ambito di applicazione del Regolamento 6R:
a) gli interventi che interessano coperture con altezza alla linea di gronda inferiore o uguale ai 3 metri rispetto al suolo;
b) le opere di restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia ai sensi dell’articolo che non prevedono interventi strutturali sulla copertura;
c) interventi su coperture piane o a falda inclinata già dotate di dispositivi di protezione collettiva, con le caratteristiche previste dal Regolamento 6R;
d) le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità, e comunque entro 90 giorni.

COSA SI ESEGUE IL PROGETTO DELLE LINEE VITA?
La progettazione della messa in sicurezza della copertura deve tener conto:
– della geometria della copertura;
– della struttura di supporto agli ancoraggi.
– della semplicità d’utilizzo del sistema anticaduta da parte dei fruitori;
– per quanto possibile, del preservare l’isolamento dell’involucro edilizio.
Vanno preferite soluzioni che prevedano di operare quanto più possibile in condizioni di trattenuta, limitando al minimo le zone nelle quali operare in arresto di caduta, e garantendo in questo caso una distanza libera di caduta superiore al tirante d’aria (distanza di arresto + 1,0 m).
Nel caso siano previste zone nelle quali operare in condizioni di arresto caduta questo deve essere evidenziato nell’elaborato tecnico della copertura. Dati i gravi danni per la salute di un operatore che si trovi sospeso nel vuoto in condizioni di incoscienza per più di 30 minuti, se ne dovrà tener conto nella progettazione.

COSA PUO’ FARE ESA PROGETTI PER VOI?
ESA Progetti vi segue in tutti gli adempimenti necessari per il progetto della linea vita, predispone l’Elaborato Tcnico di Copertura (ETC), redige i disegni di installazione, effettua la direzione lavori e segue i collaudi del sistema.
I tecnici di ESA Progetti sono a completa disposizione per informazioni e chiarimenti compilando l’apposito form contatti.